PIERO RAGONE è filosofo, ricercatore, scrittore, studioso di religioni e di esoterismo. Il suo campo d’indagine è tutto ciò che la scienza non è in grado di spiegare. Laureato in Filosofia nel 2001, consegue due master e nel 2017 riceve la laurea honoris causa in Scienze Esoteriche. Autore di numerosi testi di successo, è ospite di convegni nazionali ed internazionali e il suo nome è accostato ai maggiori interpreti della ricerca italiana e mondiale.

lunedì 28 luglio 2014

INTERVISTA RILASCIATA A RADIO MADE IN ITALY

·       Chi è Piero Ragone in tre pregi e tre difetti

Sarebbe più facile spiegare chi è Piero Ragone “in un pregio e 33 difetti”…
Credo di possedere tutti i difetti di indole di un uomo empatico, incapace di reagire con la giusta e dovuta moderazione dinanzi alle cose che non vanno come dovrebbero; non sopporto l’odio e la violenza, soprattutto quando sono gratuiti e immotivati, e convivo a fatica con la sensazione di non poter far nulla dove ce n’è bisogno.
Riconosco che non è facile instaurare un rapporto di amicizia con me, sono estremamente protettivo nei confronti della mia privacy.
Il pregio credo sia soltanto uno: non mollo mai, neanche quando dovrei. 

·       Di cosa ti occupi nella vita?

La ricerca è il mio lavoro, la mia vocazione, la mia missione. Non ho altri interessi degni di nota al di fuori di questo, per il momento. Come studioso sono interessato al nostro passato, alle origini della presenza umana sulla Terra, alle lacune della Storia che attendono di essere colmate; come uomo, sono interessato al nostro futuro, alle sfide che ci attendono. Non si può non cogliere l’impellenza di risanare una situazione di regresso e svalutazione dell’essere umano che è diventata insostenibile. Contiamo molto di più di quello che alcuni si ostinano a farci credere.

·       Come nasce questo libro e di cosa parla, cosa vuole mettere in evidenza?

Come nasce tutto ciò che è frutto di amore, passione e dedizione; il presupposto iniziale era proseguire sulla falsariga del percorso inaugurato da Custodi dell’Immortalità (edito da Bastogi nel febbraio 2011), indagare sui misteri dell’Antico Egitto. Il progresso negli studi ha condotto alla scoperta di una folgorante realtà, rimasta finora ignota, che ha imposto una ridefinizione dell’intero progetto; seguendo l’evolversi della ricerca, pagina dopo pagina, si avverte con chiarezza il passaggio dall’analisi storica del periodo in cui visse il faraone Akhenaten a qualcosa di più grande, si assiste al lento emergere di una verità che non poteva non essere resa nota: chi ha portato la vita sulla Terra non lo ha fatto per assoggettare l’Uomo con scopi infimi ed egoistici; al contrario, il mio lavoro dimostra che i nostri Padri Celesti hanno ideato un progetto che accompagna l’evoluzione della razza umana con il periodico Avvento di un Messia in ogni Era zodiacale. È sempre accaduto in passato, ed accadrà anche nell’Era cui siamo prossimi. 

·       Quanto c’è di vero e quanto c’è di “romanzato”?

L’unico “romanzo” è quello che scrivo vivendo giorno dopo giorno.
Sarebbe presuntuoso da parte mia asserire che tutto quanto ho riportato nei miei lavori è una verità incontestabile; ogni ricerca non è perfetta ma sempre perfettibile e, quindi, confido nel fatto che, se ho commesso degli errori, io stesso o chi deciderà di proseguire le mie ricerche saremo in grado di correggere le eventuali inesattezze. L’Avvento di un nuovo Messia è una certezza storica, non un vaneggiamento religioso, e ho grande fiducia nel valore positivo del messaggio che diffondo. Il nostro compito è lavorare sempre per il progresso e mai per diffondere sfiducia e pessimismo. Con la pretesa di rendere gli uomini liberi dalla schiavitù di presunte menzogne secolari, molti sabotatori stanno inquinando l’animo umano con idee viziate da un cinismo e un nichilismo dal potenziale devastante per il nostro futuro.

    ·       A chi si rivolge Il Segreto delle Ere?


A tutti, nessuno escluso. Anche a quelli che, a causa del contenuto del libro, si augureranno che qualcuno mi pianti una pallottola in testa.

·       Il libro di successo che avresti voluto scrivere tu e perché

Una Stagione all’Inferno di Arthur Rimbaud, poeta francese della fine dell’800; l’ho amato sin da quando ero bambino e, quando viaggio, ne ho sempre una copia con me. È il frutto di un lavoro interiore straordinario, un’analisi toccante della lotta tra colpa e pentimento nell’animo tormentato di un ragazzo (Rimbaud aveva poco meno di 20 anni quando ha composto l’opera) che sente di aver già esaurito la sua esperienza poetica e dice addio al mondo delle arti con questo capolavoro; una vera gemma della letteratura mondiale.
Ti dico anche le canzoni che avrei voluto scrivere: La luce del Sole di Adriano Celentano e Sopra il giorno di dolore che uno ha di Ligabue. E se avessi una voce accettabile, aggiungerei anche Hells Bells degli AC/DC.

·       Il tuo motto

Il destino ti troverà per quanto lontano tu possa essere.
  
·       Progetti per il futuro

Continuare a dare il mio contributo e infondere speranza e coraggio nel cuore di quanti potrò raggiungere con le mie parole, finché avrò la forza e la passione per farlo. Non è il momento di lasciarci andare. È il momento di rinascere.

link:
http://radiomadeinitaly.it/wordpress/70631/