PIERO RAGONE è filosofo, ricercatore, scrittore, studioso di religioni e di esoterismo. Il suo campo d’indagine è tutto ciò che la scienza non è in grado di spiegare. Laureato in Filosofia nel 2001, consegue due master e nel 2017 riceve la laurea honoris causa in Scienze Esoteriche. Autore di numerosi testi di successo, è ospite di convegni nazionali ed internazionali e il suo nome è accostato ai maggiori interpreti della ricerca italiana e mondiale.

domenica 25 novembre 2018

MICHAEL, PRINCIPESSA DELLE MILIZIE CELESTI

Questa è la mia interpretazione di una delle parti più importanti del cielo, come l'ho espressa nei due libri Dominion e Bloodlines:
La costellazione di Orione è la riproduzione stellare dell'Arcangelo Michele, impegnato a schiacciare il serpente (nella Bibbia Nachash, oggi li chiamiamo Rettiliani) e arginare l'intrusione malefica del Toro (nella Bibbia Baalim, i "tori") per consentire a Sirio di compiere la sua opera nei nostri riguardi, di creazione prima e salvezza poi.

Poiché Mîkhā'ēl in ebraico non è un nome ma una domanda - "Chi è come Dio?" - e nell'Apocalisse viene citato con l'articolo che precede ("il" Michael), è presumibile che il titolo "Michael" non si riferisca ad un solo personaggio ma ad una schiera di creature che svolgono questa funzione, comandata da UN Arcangelo in particolare, IL Michael.
Riguardo la sua identità, molti indizi inducono a ritenere che il Principe delle Milizie Celesti sia in realtà una Principessa: tra le numerose prove, il nome della costellazione in arabo, Al-Jawza, è femminile e Bellatrix che, per alcuni, era il nome dell'intera costellazione, è la "stella guerriera".
Giovanna d'Arco trasse ispirazione dall'Arcangelo guerriero, ne ricevette la chiamata "spirituale" e si ritenne una sua protetta, o persino l'incarnazione terrena.

Il Cielo stellato è puntellato di figure in origine femminili che la mitologia dei popoli patriarcali ha mascherato e ridefinito per convenienza.
Ma, alla luce dei miei studi, è difficile ricredersi: la stessa costellazione era Iside (e non Osiride) per gli Antichi Egizi; nel suo grembo, poco al di sotto della cintura formata da Alnitak-Alnilam-Mintaka, l'anima si riveste di corpo, di materia - da cui il nome di chi ci mette al mondo, mater, cioè "colei che ci dona la materia"; dallo stesso portale celeste, terminata l'esperienza terrena, l'anima rientra nel grembo del cielo per far ritorno alla sua dimora eterna. 
Anche se questa evidenza ha fatto sorridere tanti "esperti", gli alfieri di un cielo quasi tutto al maschile si rassegnino: 
l'arcangelo guerriero è una coraggiosissima "lei".
E penso, pur senza avendone prove certe, che il Maestro Jeshua l'avesse accanto, nell'esperienza del suo primo Avvento.
Era la sua Migdal.

Ci vediamo al Bivio, Ragazzi.

giovedì 15 novembre 2018

"TU SEI IL MALE, IO SONO LA CURA?"

Per la maggior parte degli utenti è solo un mediocre film anni 80 dal finale prevedibile, con i buoni che vincono sui cattivi. Ma se addestri l’occhio a vedere oltre, scopri che niente è banale e scontato. Nemmeno quando c’è di mezzo lo stereotipato poliziotto italoamericano che non conosce mezze misure, Marion Cobretti, interpretato da Sylvester Stallone, qui chiamato “Cobra”, data l’assonanza con il cognome. 
O il motivo è un altro?
Nel primo incontro con il “male”, il tenente deve trarre in salvo degli ostaggi da un membro di una setta di criminali che intende punire la malattia dell’Occidente, la corruzione dilagante, con una serie di eclatanti atti di violenza. 
Se prestiamo attenzione ai dialoghi tra killer psicopatici e il nostro amico Cobretti, ci renderemo conto che gli interlocutori non sono uomini ma archetipi di un gioco più sottile.

“Io sono un cacciatore, sono l’eroe del Nuovo Mondo” - esclama il primo killer.
Nella resa dei conti finale, il secondo killer, il più pericoloso, provoca il poliziotto dicendo: “Fermami, semmai ci riuscirai. Anche io ho i miei diritti; arrestami pure, diranno che sono incapace di intendere e di volere. I giudici sono gente civile.”
Stallone risponde idealmente ad entrambi con la frase più nota del film: 
“Tu sei il male (you are a disease), io sono la cura (I’m the cure)”.
Bella. Però sbagliata. La versione originale recita: “Tu sei una malattia, io sono la cura”.
Il contrario del male è il bene, l’opposto del buio è la luce, del vuoto è il pieno, della malattia è la cura.
Le “malattie” del film hanno le voci di criminali che affermano di essere “cacciatori, eroi del nuovo Mondo”: e come contraddirli? Non è forse vero che nuove, strane, incurabili malattie fisiche e mentali sono i nuovi cacciatori, i veri padroni del mondo che viviamo?
“Puoi solo arrestarmi”, dice il secondo. Vero, possiamo solo contrastarla, arginarla, non eliminarla; la malattia dilaga anche perché ci sono “giudici civili” che le consentono di restare in vita; non la debellano, non la sconfiggono, anzi ne garantiscono l’oscuro diritto di cittadinanza nel mondo. 
Perché lo fanno? A cosa servono esseri umani caduchi, vulnerabili a qualsiasi malattia, preda di psicosi sempre più complesse e di debolezze genetiche incontrollabili? “Diranno che sono incapace di intendere e di volere”, esclama. Vero anche questo: ogni malattia è una piaga senza spiegazione, senza motivo e senza scopo: nessuna origine, nessun senso di colpa. Ma, di solito, quando si fa comodamente ricorso alla formula “incapace di intendere e di volere”? Quando il creatore occulto di queste piaghe è l’uomo stesso: non solo di malattie cliniche ma, soprattutto, di quei mali incurabili che corrodono l’anima dal di dentro. 
Una cura dovrà pur esserci; non contro il "Male", il diavolo o l’alieno cattivo ma contro la “malattia”. Non è una pillola che fa miracoli, non è una trasfusione che azzera tutto.
Sly dice: “Io sono la cura”. E qual è il suo nome nel film? COBRA. Il simbolo della Kundalini. Solo la cura interna risana un corpo vessato da malattie fisiche o psichiche, reali o indotte; possediamo dal nascere la capacità interiore di risanare il nostro essere con un veleno più potente dell’inganno e che, a sua volta, annienta la piaga del tormento con un'energia contro cui nessun condizionamento esterno può nulla. 
Il Cobra è l'unica cura possibile contro LA “malattia”, quel maledetto male oscuro che ci convince di esser gravemente malati di qualcosa o schiavi di qualcuno senza esserlo davvero.

C’è una malattia criminale là fuori, letale come un virus: è la corruzione di ogni aspetto della vita umana, ormai infetta da ogni tipo di contagio letale. E c’è solo una cura. Potente, risolutiva e che va assunta dal di dentro. 
Loro sono una "malattia", e noi non "possediamo" nessuna cura per contrastarla. 
Noi "siamo" LA cura che la debella.
Niente male per un filmetto senza pretese ...


Ci Vediamo al Bivio, Ragazzi.

martedì 6 novembre 2018

"DIO NON è BUONO NEMMENO SE HAI LE PROVE" - UNA RECENSIONE CHE FA RIFLETTERE

Un attento lettore dei miei libri (in particolare di Dominion) ha lasciato questo commento pubblico, per una volta privo degli insulti a cui siamo abituati:
"E’ affascinante la trasposizione esatta che l’autore ha fatto del firmamento con le sue stelle nel suolo terrestre. 
E’ MANIACALE la traduzione dei versi dei vari libri sacri. 
Ma ecco il dubbio: VERAMENTE, SECONDO RAGONE, YAHWEH E' IL FIGLIO BUONO?? E figlio di quale dio? Dell’Altissimo di quale altezza? Dalle traduzioni di BIGLINO, certo non meno competente, non è che questo Elohim sia proprio un pezzo di pane! NON MI SENTO DI AFFIDARE A QUELL'INDIVIDUO – perché è di una entità fisica che si parla – LA FIGURA DEL PADRE che più volte Ragone raccomanda. PIU' CONDIVISIBILE L'IDEA DI MALANGA: NON ESISTONO ALIENI BUONI .. vogliono tutti qualcosa".

Il lettore, che ringrazio vivamente, contrappone il mio lavoro MANIACALE alle traduzioni di Biglino, riconoscendo che dietro ci sia uno studio "matto e disperatissimo", per dirla alla Leopardi; eppure non sono riuscito a convincerlo  ; come mai?? 
Non perché io non sia stato chiaro nell'esposizione o abbia detto falsità (almeno, non leggo accuse in tal senso) ma perché per 10 anni i due pilastri che nomina, Biglino e Malanga, hanno lavorato così bene ai fianchi delle cose più ovvie (Eh si, pare proprio che leggendo SUL SERIO la Bibbia, Jahweh agisca con uno scopo del quale NESSUNO ha voluto spiegarci assolutamente nulla ma, almeno, io ci ho provato) da rendere meno credibile qualsiasi altra ipotesi; non perché lo non siano , ma perché ormai la forma mentis si è plasmata su quelle considerazioni e su certi modi di dire sprezzanti ("dio è un individuo", "non esistono alieni buoni" ecc) e, prima che questa generazione passi, sarà difficile che qualcuno riesca a cogliere il devastante, "illuminato" inganno al quale si sono volontariamente sottoposti.
La questione è semplice: tutte le prove da me raccolte in due libri dicono, per parafrasare il nostro amico, che questo dio alieno è "buono", anzi, è un EROE;
gli altri due, e non solo loro perché sono un'intera Legione, insistono che sia "cattivo", e non riporto le orride parole con cui lo apostrofano altrove.

Non possiamo dire entrambi il vero: qualcuno qui sta mentendo. E forse io, o magari no.
Ma, facendo due calcoli sommari, visto il clima di vivido amore fraterno, rispetto e apertura che viviamo, non mi illudo che stavolta in croce ci finisca Barabba.

Ci Vediamo al Bivio, Ragazzi.

domenica 21 ottobre 2018

L' ESOTERISMO secondo PIERO RAGONE

A volte non mi rendo conto di quanta importanza possa avere per qualcuno il mio lavoro ...
ma poi ci pensate Voi a farmelo notare 
Un grazie infinito agli amici di Apologi's
per questo incredibile video, 
Ci vediamo al Bivio, Ragazzi
(o su youtube, ogni tanto)

sabato 13 ottobre 2018

BLOODLINES – DUE PIRAMIDI NEL CIELO

Questa immagine è il frontespizio di Bloodlines e riassume il punto di partenza e il punto di arrivo del mio lavoro: due piramidi con base comune, la costellazione di Orione, si protendono nel cielo verso due stelle che ne costituiscono il vertice: ALDEBARAN, l’Occhio del Toro, e SIRIO del Cane Maggiore. 


La prima si trova alla sinistra di Orione (left in inglese significa “abbandonato, lasciato”) ed è rossa, colore della carnalità; la seconda è sulla destra di Orione (in inglese right, “giusto, corretto”) ed è azzurra, il colore della spiritualità libera delle catene materiali.
         
La piramide con vertice Aldebaran, che si staglia verso l’alto, è riprodotta sulla banconota da UN DOLLARO per due ragioni: il numero Uno riassume il sogno del Nuovo Ordine Mondiale, "un popolo, un governo, un leader", lo stesso slogan reso popolare dal nazismo; inoltre, l’associazione denaro-toro-potere ha origini antichissime e la finanza mondiale, le organizzazioni di trading e di investimenti di tutto il mondo associano la figura taurina al potere e alla ricchezza, apparentemente senza logica. Ora ne conosciamo il motivo.
Da Sirio provengono quegli Elohim o “guide”, come da me intesi, che hanno CREATO, NON MANIPOLATO, la razza umana, che hanno a cuore la nostra evoluzione e che combattono, in spirito e non solo, purtroppo, la presenza degli Angeli Caduti sul nostro pianeta.
E il Dio biblico è uno di essi.
Ed ecco il perché di tanto astio, OGGI, nei suoi confronti ...
Nonostante le interpretazioni da fantascienza, la Bibbia lo dice con chiarezza ("creare ad immagine e somiglianza") e le sottotracce della Storia lo confermano senza possibilità di dubbio.
Gli Anunnaki celebrati da ¾ del mondo della ricerca sono Angeli Caduti e provengono da Aldebaran: in nessuna parte del mondo un angelo caduto viene celebrato e il dio che lo combatte viene umiliato: questo accade solo QUI DA NOI.

La piramide che vertice in Sirio si sviluppa verso il basso (ricordando il dito di Dio che si protende per sfiorare quello di Adamo, comodamente adagiato sul suo giaciglio, in una delle raffigurazioni del Giudizio Universale); la PIRAMIDE CAPOVOLTA, idealmente tracciata nel cielo dall'unione di queste stelle, è riprodotta all’interno del nuovo ingresso del Museo del Louvre: questa allegorica ricostruzione ricorda il continuo tentativo che Dio compie per riavvicinare l’Uomo e ricondurlo sulla Retta Via.
                         
Gli esoteristi vicini al movimento nazista erano certi che gli Ariani celesti (gli Angeli Caduti) fossero gli Anunnaki di cui parlano i testi Sumeri, e che questi provenissero dalla stella Aldebaran con un progetto: affidare il dominio del mondo alla loro progenie e renderci loro schiavi.
Che si tratti realmente di creature provenienti da altri pianeti o di una ricostruzione fantasiosa di noi uomini, che attribuiamo significati arbitrari a due innocue stelle, ciò che conta è che, da millenni, due fazioni si danno battaglia per dare o privare l’Umanità di una chance di progresso.
Considerati i tempi molto rapidi con cui ci inabissiamo verso un futuro di annichilimento e distruzione, non so quante occasioni avremo ancora per prendere coscienza di essere nel mezzo di questa contesa, e di poter determinare il futuro con le nostre scelte consapevoli.
Guardate quante scempiaggini sono dette sull’Uomo per convincerci che siamo geneticamente predisposti ad essere schiavi (e di conseguenza, che Dio è una specie di scienziato pazzo): dar retta a queste assurdità è l’inizio della perdita della vostra Umanità. Non permettetelo. Amate voi stessi. Scegliete la vita.

Ci Vediamo al Bivio, Ragazzi.
Piero Ragone

giovedì 11 ottobre 2018

FIGLIO DI SIRIO: Il Sole alla Destra di Sirio

IL SOLE (SUN) SORGE
ALLA DESTRA DI SIRIO

Gesù rispose: 
«Io sono
e vedrete il Figlio dell'Uomo
seduto alla destra della Padre
e giungere sulle nubi del cielo».


PIERO RAGONE


venerdì 28 settembre 2018

LINEE DI SANGUE ALIENO



L'episodio biblico della seduzione di Eva racconta un'altra verità: una civiltà aliena nota come Nachash o Rettiliani ha creato una stirpe ibrida terrestre per compromettere il cammino evolutivo della razza umana e allontanarla dalla Luce Divina.
Da sempre collusi con i potenti della Terra, gli Intrusi al servizio di "colui che chiamiamo diavolo o satana" cospirano per precipitare il mondo nell'Oscurità. Per contrastarne l'opera, Jahweh, l'Elohim della stella
Sirio, ha istituito una discendenza reale che si oppone all'ingerenza dei Negativi mostrando all'Uomo la via del Risveglio.
La
Stirpe Davidica e la Progenie del Serpente, Due Linee di Sangue protagoniste del conflitto che dalle origini ad oggi tesse le trame della Storia dell'Umanità. Preservando per millenni l'integrità del codice genetico delle rispettive stelle di provenienza, la discendenza divina e la dinastia satanica hanno predisposto l'Avvento del Messia e dell'Anticristo, gli ultimi due contendenti di una guerra senza età, le incarnazioni terrestri dell'Elohim di Sirio, il Maestro di Verità e Guida di Luce, e del Signore dell'Ombra, Figlio della Perdizione.

Capitolo finale della tetralogia composta da "
Il Segreto delle Ere", "Custodi dell'Immortalità" e "Dominion - Le Origini Aliene del Potere", "Bloodlines" restituisce autenticità e valore ai Testi Sacri di tutto il mondo, e conferisce dignità al vero senso del rapporto tra gli abitanti della Terra e i Fratelli delle Stelle che hanno a cuore la nostra Riconciliazione con il Divino.


giovedì 27 settembre 2018

La Storia delle Due Linee di Sangue che Preparano l'Avvento del Messia e dell'Anticristo

NON CHIEDETEVI 
SE QUESTA STORIA SIA FINZIONE O REALTÀ

CHIEDETEVI 
QUANTI ACCADIMENTI STORICI
SIANO DIPESI 
E ANCOR OGGI DIPENDANO
DA QUESTA FEDE


BLOODLINES
La Storia delle Due Linee di Sangue 
che Preparano l'Avvento
del Messia e dell'Anticristo

Piero Ragone

domenica 23 settembre 2018

UN'OPERA IN QUATTRO PARTI

UN LAVORO DI GRANDE PREGIO

 
UN INESTIMABILE CONTRIBUTO
ALLA CONOSCENZA 
DELLE NOSTRE ORIGINI
E

 ALLA COMPRENSIONE
DEL NOSTRO FUTURO 


PIERO RAGONE

mercoledì 19 settembre 2018

BLOODLINES
La Storia delle Due Linee di Sangue 
che Preparano l'Avvento 
del Messia e dell'Anticristo

tra i temi trattati:
Gli Anunnaki sono gli Ariani Celesti di Hitler
Gli Eletti provengono da Sirio


Piero Ragone
Verdechiaro Edizioni - Nexus Edizioni


IL COMPITO DI UN LEADER NON E' DARE ORDINI, MA FARE ORDINE


MA TEMO CHE OGGI SIA CHIEDERE TROPPO.
Siamo all'inizio di un cono di oscurità

E vedo gente confonderla per l'Età dell'Oro.
Ci vediamo al Bivio, o forse no.

                                  Piero Ragone

venerdì 24 agosto 2018

NON SEMPRE C'E' UN VOLTO DIETRO UNA MASCHERA

Nel film The Crow del 1994, il protagonista Eric Draven torna dal mondo dei morti e, dopo una fase comprensibile di confusione e adattamento, diviene consapevole dello scopo del suo ritorno. E indossa una maschera o, meglio, utilizza i trucchi della sua defunta compagna per dipingere il suo volto con i tratti di una tipica maschera del Carnevale italiano, il cui nome è Ironia (resa popolare dalla "Commedia dell'Arte" o "Commedia alla Maschera", la più nota delle quali è Arlecchino).
Il fumetto di James O'Barr, da cui è tratto il film, mostra in più circostanze un gruppo di tre maschere che fanno parte dell'arredamento della coppia di futuri coniugi, prima che la cattiva sorte spezzasse per sempre il loro sogno di avere una famiglia. 
Le maschere sono: Ironia, Dolore e Disperazione.

Se Eric è tornato in circostanze drammatiche, e sa che la sua missione terrena è temporanea e comunque luttuosa (dovrà eliminare tutti quelli che hanno distrutto le loro vite), perché "indossa" un sorriso? 
Nella sua impostazione da videoclip, il film non ha tempo per soffermarsi su molti dei dettagli che abbondano negli albi in bianco e nero e, ad uno sguardo superficiale, sembra che il protagonista sappia già come dipingere il suo volto, ma nel fumetto si intuisce che la decisione non è così diretta. 
E, per questo la curiosità si accentua: dovendo scegliere tra Ironia, Dolore e Disperazione, avrebbe potuto indossare quella più consona al suo stato d'animo, che immaginiamo fosse Dolore o Disperazione. Ma sceglie un sorriso. Perché?

La mia risposta è questa: per Eric, le altre due non sono più maschere. Non può indossarle per coprire, nascondere ciò che egli sente (in origine, il significato di mascherare è proprio "oscurare"). Eric E' Dolore e Disperazione, quei sentimenti fanno parte di lui, sono lui; il Sorriso, semmai, non gli appartiene più. E allora la scelta è inevitabile: solo l'Ironia, quel finto sorriso beffardo, può coprire ciò che è realmente.
Voi cosa ne pensate?
Per alcuni, la maschera copre; per altri la maschera rivela, come per Peter Parker o Bruce Wayne, che "diventano" Spiderman e Batman solo quando indossano i rispettivi costumi. 
Ci mascheriamo ogni giorno (a volte ho avuto la strana sensazione di mascherarmi da Piero Ragone, prima di una conferenza) per essere accettati, ammirati, o per non essere notati. Alcune maschere ci rendono del tutto invisibili, persino a noi stessi. 
Ma attenti: più impariamo a conviverci, più diventa difficile liberarci della maschera e, viceversa, è difficile per la maschera liberarsi di noi.

Come dice il cinico Patrick Bateman in American Psycho: 
"Dietro tutte queste maschere c'è solo una vaga idea del vero Patrick Bateman; c'è una sorta di astrazione, un'entità che mi assomiglia ma la verità è che, una volta caduto ogni velo, IO NON SONO PIU' LI'".

Ci Vediamo al Bivio, Ragazzi.
VVB 

venerdì 10 agosto 2018

RISPETTO



"(...) Termine ormai in disuso nella lingua italiana scritta parlata e pensata che significa, tradotto per il popolo di Facebook: 
"Se non la pensi come me, ci può anche stare, fa parte del gioco, ma il passo successivo è ognuno per la sua strada, non mi svergogni per una settimana nel tuo gruppo."

Ricordate queste parole: 
Se mi guardi dal basso vedrai in me un dio; 
se mi guardi dall'alto vedrai in me un vermiciattolo;
se mi guardi negli occhi, vedrai in me un Uomo.

Deridere un Testo Sacro significa deridere una tradizione;
deridere una tradizione significa deridere una cultura; 
deridere una cultura significa deridere un popolo; 
deridere un popolo significa deridere l'intera Umanità.

Il mio mondo non si divide in bianco o nero, giallo o rosso, italiano o africano, cristiano o islamico;
per me il mondo è amorevole oppure miseramente idiota.

Ci Vediamo al Bivio, Ragazzi.
VVB 

venerdì 27 luglio 2018

SE VUOI TROVARE LA PERSONA GIUSTA, DEVI ESSERE LA PERSONA GIUSTA;

Se vuoi trovare la persona giusta, 
devi essere la persona giusta;

se vuoi vincere una battaglia giusta,
devi affrontare la sfida giusta;

se vuoi essere nel giusto,
 devi agire da persona giusta.

Quale folle, volendo percorrere la strada giusta,ascolta anche i consigli dell'ingiusto?

Ci Vediamo al Bivio, Ragazzi. 

Piero Ragone

VVB
 

martedì 3 luglio 2018

Essere Soli Non Vuol Dire Essere Inutili


Gli eroi sono soli, 
i giusti sono soli, 
gli onesti sono soli, 
gli umili sono soli, 
chi cerca se stesso è solo,
gli operatori di pace sono spesso soli

Ma nessuno di loro è inutile

Ci Vediamo al Bivio, Ragazzi
Piero Ragone

VVB 

venerdì 22 giugno 2018

CENTRI OCCULTI DI POTERE

Vorrei poter ricordare il solstizio d'estate solo per gli splendidi significati mistici che riecheggia, ma non posso fingere di non ricordare.
21 giugno di 29 anni fa: il magistrato Giovanni Falcone sfuggiva all'attentato dell'Addaura, una località presso cui soleva affittare una villa durante il periodo estivo. In quel luogo, Falcone aveva dato appuntamento a due colleghi svizzeri, del Ponte e Lehmann, per discutere dell'inchiesta sul riciclaggio di denaro sporco che aveva rivelato un esteso intreccio tra mafia, politica ed imprenditoria (inchiesta nota come "pizza connection") e che aveva nelle banche svizzere un cruciale punto di snodo. 
Il giorno stesso, Falcone confida all'ex pm Ayala: "Dietro l'attentato ci sono menti raffinatissime e CENTRI OCCULTI DI POTERE in grado di orientare le scelte di Cosa Nostra", e implicitamente, persino quelle di uno Stato. Falcone ripetè le queste parole in un'intervista rilasciata poco dopo ad un quotidiano italiano.
Nello stesso periodo, le intercettazioni presso lo studio di un commercialista palermitano rivelavano "collusioni massoniche e politiche particolarmente importanti e delicate", che indussero Falcone ad esprimersi in questi termini con il capitano dell'Arma dei Carabinieri Angelo Jannone: "Chi tocca questi fili muore".

Seguiamo questo interessante sviluppo cronologico: 
una nota serie televisiva degli anni '80, LA PIOVRA, raccontava la drammatica lotta contro la mafia del commissario Corrado Cattani. 
La quarta stagione è stata trasmessa dal 5 marzo 1989 al 20 marzo 1989 e il tema principale è l'inchiesta di Cattani sul rapporto tra mafia (il boss detto "il Puparo"), politica (il senatore Ettore Salimbeni) e affaristi del nord Italia (il banchiere Tano Cariddi e un'intera giunta comunale), ma il regista occulto dell'inquietante raccordo è un uomo, Antonio Espinosa, che è solito parlare di sé al plurale e vanta di essere tra quelli che "comandano, che sono al di sopra della legge con la L maiuscola, che mettono insieme la grande criminalità e la grande finanza, perché questo è il POTERE". 
Non è la mafia ad uccidere Cattani; è un ordine di Espinosa, la cui residenza è, coincidenza, proprio in Svizzera. Quando un'innocente fanciulla chiede all'affarista se è un massone, come Mozart, lui non nega e risponde: "Io sono un pò tutto e un pò nulla". 
E per me vale come un SI.
La cronologia fittizia vuole che Cattani sia stato barbaramente assassinato il 20 marzo 1989; il fallito attentato dell'Addaura è avvenuto il 21 giugno 1989. Stesso anno.
Nei due ambiti, ricorrono questi elementi: indagini che riguardano loschi affari tra Stato, mafia e ricchi imprenditori del nord Italia, e l'ombra di questo centro di potere occulto che sembra villeggiare indisturbato in Svizzera.

Domanda: come è possibile che gli autori della Piovra conoscessero i dettagli della trama di un'inchiesta che, purtroppo, avrebbe portato alle brutali esecuzioni di Giovanni Falcone (23 maggio 1992) e Paolo Borsellino (19 luglio 1992)? Perché, nel novembre 2009, un Presidente del Consiglio si espresse dicendo che avrebbe "strozzato" tali autori? 
Per qualcuno, l'eccessivo riferimento a "centri di potere occulto" da parte di alcuni autori, me compreso, sarebbe un espediente per vendere libri; ok, accetto la critica, ho sentito anche di peggio, ma vi dico una cosa: se, nel 1989, Falcone denuncia esplicitamente l'esistenza di tale entità sovrastatale, un Centro Occulto di Potere, almeno di lui mi fiderei ciecamente.

Attenti, perché queste forme di controllo senza volto e senza nome si servono di OGNI strumento per confonderci al punto da pervertire ciò che è bene e ciò che è male.

Ci vediamo al Bivio, Ragazzi.
VVB 

lunedì 14 maggio 2018

PIERO RAGONE - Seminario "Amore & Amicizia" - Cesenatico, novembre 2017



Un breve estratto del mio intervento durante il Convegno "PAROLE DI LUCE", Organizzato da Barbara Amadori a Cesenatico, 10-12 Novembre 2017.
Un grazie infinito a Barbara per avermi concesso il privilegio di partecipare.
E grazie di cuore ad Alessandra per aver salvato e poi ritrovato questo piccolo frammento del mio lavoro.
Di questa attività, che porto avanti con grande passione dal 2015, sono rimaste poche tracce video, ma mi auguro siano rimaste molte tracce nei cuori di chi ha scelto di dedicare qualche ora della sua vita ad ascoltare quanto ho da condividere.

Ci Vediamo al Bivio, Ragazzi.
Piero Ragone
VVB

giovedì 3 maggio 2018

AL BIVIO CI SI ARRIVA DA VIVI

In chiusura della splendida White Man, Freddie Mercury canta:
"Cosa è rimasto dei tuoi sogni? Solo queste parole sulla tua lapide: Un uomo che imparò come insegnare e dimenticò come imparare".
Mille volte ho smesso di insegnare per ricominciare mille volte ad imparare.
In The Dope Show, Marilyn Manson dice: "Ti amano tutti quando sei sulle cover (delle riviste); quando non lo sei più, amano subito un altro". Ho rinunciato alla vanagloria della ribalta per sbarazzarmi del falso amore. Charles Bukowski ha detto: uno scrittore muore quando comincia a scrivere per accontentare pubblico e critica, e non ascolta più se stesso. Quando lo fa, forse esiste, respira, ha successo. Ma ha smesso di vivere.
Combattendo futili battaglie e inseguendo inutili trionfi, si conduce un'esistenza futile e si vive una vita inutile.
Ed è per questo che sono ancora vivo.
Perché al Bivio ci si arriva da vivi.

lunedì 30 aprile 2018

PRAECLARUM CUSTODEM OVIUM LUPUM

Ottobre 2008: i Cradle of Filth pubblicano Godspeed on the Devil's Thunder; la canzone cardine dell’ottavo album in studio dei re del black metal sinfonico è Honey and Sulphur (“Miele e zolfo”), costruita su un refrain in latino che apre e conclude il brano; la monotonale, rigida cantilena in chiusura di H&S è una glaciale ricostruzione del clima greve di un’orrida Missa Negra.
Il ritornello latino, Praeclarum Custodem Ovium Lupum, liberamente tradotto “Il miglior guardiano del gregge è il lupo” è tratto dalle Filippiche di Cicerone, triste e severa constatazione della condizione del "gregge" umano che, incapace di affidarsi ad un Buon Pastore, necessita della forza e della paura per esser piegato, controllato e ricondotto all’ovile. 
L’analisi è impietosa: siamo un gregge che non sa disciplinarsi e che, per vivere pacificamente, deve auspicare la presenza minacciosa di un lupo famelico. La paura è l’anestetico con cui veniamo assopiti; la forza, il pugno duro, ordine e ordini sono le leggi dinanzi alle quali la presunzione di esser indipendenti e liberi crolla mestamente. 
L'impressione è che, in presenza di un dittatore gutturale, aggressivo e carismatico, oggi molti sceglierebbero spontaneamente di sottomettersi al suo bieco volere.
È davvero così?

Poco noto in Italia, il film "Lui è Tornato" (in tedesco Er ist wieder da) racconta la singolare storia di un Adolf Hitler tornato in vita nella Germania del 2014; costretto a districarsi in un habitat sociale diverso da quello che aveva costruito e che sognava per il futuro, il Führer redivivo parla con risolutezza, ottiene un successo mediatico fulmineo e, infine, comincia a reclutare fanatici volontari che aspirano a diventare il suo rinato Corpo di Guardia (le SS). 
Il tema della pellicola è come Hitler si rapporterebbe alla modernità e come la modernità reagirebbe ad Hitler: siamo pronti ad affrontarlo? Dopo le dure lezioni impartite dalla Storia, l’Umanità ha maturato la giusta consapevolezza per ignorare un falso Pifferaio Magico che solleva popolo contro popolo, muove gregge contro gregge e che costruisce un programma politico di odio e violenza (e, quindi, vincente) sul principio dell’ANTI e del sub-umano?
Io dico di no.
L’Umanità continua ad esser debole, immatura e incapace di resistere alla tentazione di affidarsi a belve che appaiono forti e decise (vedi l’esempio degli USA con Trump), che ricorrono alla minaccia sistematica come linguaggio diplomatico internazionale (“Le mie bombe sono più grandi e belle”, “Le nostre bombe sono buone”, “La Madre di tutte le Bombe” è materiale da lettino dello psichiatra). 

Sotto strati impietosi di smorfie, trucco e e ritocchi Photoshop, non c’è un corpo e non c’è un’anima. C’è quel buio che seduce come il Paese dei Balocchi. E in tanti ci cascano perché vogliono cascarci. L'odio attira odio. Il bugiardo si circonda di bugiardi.

Il "gregge" umano non è pronto per il Buon Pastore.
Per questioni cronologiche, Hitler (1889-1945) non ha potuto assistere alle performance della band di Dani Davey, che è stata fondata nel 1991, e non ha potuto ascoltare Honey & Sulphur (che avrebbe comunque disprezzato), ma era certamente a conoscenza dell’efficacia del proverbio latino, dato che a volte firmava con lo pseudonimo, Wolf, “lupo”, e chiamava le SS il “mio branco di lupi”. 
Tutto torna.
Un dittatore sta al popolo come un lupo al gregge; il suo scopo è condurci in un luogo sicuro? No, è sua intenzione divorarci.
E, prestate attenzione, il "lupus" di H&S dei Cradle non è Hitler; Hitler era solo un fantoccio di carne ed ossa, come tanti lo sono stati prima e lo sono ancora oggi.

Ci Vediamo al Bivio, Ragazzi.
VVB 

venerdì 20 aprile 2018

UN DARUMA NON CADE MAI

Anche se cade, si rialza subito.
Il Daruma è una statuina alta circa 10 cm; sgraziata, paffuta, priva di pupille, dal volto per nulla rassicurante, è uno dei più antichi simboli di ottimismo e determinazione della cultura nipponica.
Se regali un Daruma, stai invitando chi lo riceve ad esprimere un desiderio e ad impegnarsi con tutto se stesso per realizzarlo. Quando formuli la tua richiesta all’Universo per mezzo del Daruma, devi colorarne un occhio; se il desiderio si avvera entro un anno, devi aggiungere il secondo occhio. La maggior parte degli esperti fai-da-te di Daruma suggerisce di usare un semplice pennarello nero, ma l’occhio dovrebbe essere azzurro, poiché il Daruma raffigura il leggendario viandante indiano Bodhidharma (Daruma è il suo nome in giapponese, dal diminutivo Dharma), che era noto come il “demone dagli occhi blu”. 
Due brevi annotazioni: 
1) il concetto giapponese di “demone” non ha nulla a che vedere con il “demoniaco” secondo il pensiero occidentale; 
2) l’occhio da colorare d’azzurro è il destro. Vi ricorda qualcosa? 

I Daruma ritraggono il kshatriya indiano seduto in meditazione (la leggenda narra che Bodhidharma raggiunse l’illuminazione dopo sette anni di zazen, più o meno lo stesso tempo che ho trascorso nella scuola di Raja Yoga); hanno un basso centro di gravità che li rende pesanti nella parte inferiore e leggerissimi nel busto e nella testa. Non hanno braccia snodate, non hanno gambe su cui reggersi ma, quando li spingi per farli cadere, ritornano sempre su.
Qual è il significato del Daruma? 
- nella loro simpatica goffaggine, sono volutamente poco piacevoli da guardare: hai espresso un desiderio, e quel volto scontroso ti ricorderà sempre che non sarà facile ottenere ciò che insegui. Il viso è severo e aspro come lo sarà la strada che dovrai percorrere, e le avversità che dovrai affrontare, per realizzare il tuo sogno;
- niente braccia, niente gambe: quando il Daruma cade, si rialza contando solo sulla forza che ha dentro. Non illuderti: lungo la via che percorri inseguendo il tuo sogno, cadrai non una, ma dieci, cento, mille volte. E ogni volta che andrai giù, nessun passante benevolo ti rimetterà in piedi, nessuna forza esterna può risollevarti, nessuna mano amica si tenderà verso di te, nulla potrà aiutarti se non il peso che porti dentro - e che hai sempre considerato un ingombrante fardello, e mai un dono. Se hai un sogno, troverai sempre qualcuno che ti farà cadere, e per rialzarti devi contare su te stesso.
Quando sentii parlare per la prima volta del Daruma era il 1986, forse il 1987; internet non esisteva. Allora dove ho imparato quanto ho scritto qui? A scuola? Forse qualche maestro mi ha trasmesso i suoi segreti? Magari l'ho letto in un libro pieno di consigli spirituali?
Niente di tutto questo.
Il manga è Taigā Masuku; gli autori sono Ikki Kajiwara e Naoki Tsuji. L’anno di realizzazione è il 1969. Da noi è noto come L’Uomo Tigre, un cartone animato da Tv commerciale anni 80 per intrattenere i bambini (almeno questo si pensava un tempo dei cartoni). 
Episodio n. 35. Titolo: “La Strada per diventare Campione”. L’Uomo Tigre deve rappresentare il Giappone nel Campionato Asiatico di Lotta Libera, che si svolgerà in India; prima della partenza, i bambini orfani che traggono forza e ispirazione dalle sue imprese regalano al loro eroe un piccolo Daruma come portafortuna.
Episodio 39. Titolo: “La Via di Lacrime della Vittoria”. In uno degli incontri più attesi dei campionati asiatici, Tigre sta per essere sconfitto da un lottatore misterioso che appare invincibile, Mister Chi (in realtà il nome è Mister Question). Ormai persuaso di aver fallito, dice tra sé “Non ho più la forza per rialzarmi”. Eppure, in quel momento di estrema difficoltà, ricorda il dono dei suoi piccoli amici e pronuncia queste bellissime parole: 
“Un Daruma non cade mai. Anche se cade si rialza subito. I bambini hanno riposto tutti i loro sogni e speranze in me. Non sarò sconfitto”.
E vince. 
Non sono i grandi maestri ad insegnare la vita. E' la vita che insegna ai grandi maestri. L'allievo impara dal maestro; il maestro impara dalla vita. 
Le migliori lezioni che possiamo ricevere non sono sui libri o sui blog di internet (per carità ...), e non vengono sempre da super guru con scuole che hanno sedi in tutto il mondo. L’Universo (io lo chiamo Dio o Padre Celeste, ma è lo stesso) si fa beffe di ciò che l’Uomo considera grande, profondo o sapiente. E fa ricorso a mezzi più sagaci, semplici, imprevedibili e, a volte, geniali, per rivelarci il meglio di Noi.
Come ad esempio una bambolina (il Daruma) e un cartone per tenere i bimbi incollati allo schermo, perché gli adulti hanno sempre qualcosa di meglio da fare.

Ci Vediamo al Bivio, Ragazzi.
VVB